“Purosangue”, una Ferrari a quattro porte

Anche Ferrari guarda agli “Sport Utility Vehicle” come già aveva fatto Lamborghini con “Urus”, presentata nel 2018 e oggi il modello più gettonato della Casa. Un successo che “Purosangue”, nuovo suv Ferrari, sta rapidamente eguagliando. Nonostante costi dai 390 mila euro in su e non sia ancora stato consegnato un solo esemplare, ha già raccolto oltre due mila ordini costringendo la Casa a sospendere la raccolta ordini per i prossimi due anni.

C’è da aggiungere “meritatamente” in quanto se è vero che “Purosangue”, nome in codice “F140IA”, si presenta con caratteristiche inedite per il Marchio del Cavallino è anche vero che conserva tutte le prerogative che reso famose le berlinette di Maranello nel Mondo. A differenza di queste ultime offre però quattro veri, super-confortevoli ed accoglienti posti e ha quattro porte, la prima quattro porte di Ferrari.

I tecnici emiliani sono in effetti riusciti nell’impresa di mantenere quello stile che identifica inevitabilmente “Purosangue” quale Ferrari ma hanno equipaggiato la vettura con soluzioni tecniche esclusive quali, per esempio, l’architettura del powertrain, strutturata sulla base di una soluzione transaxle che vede il motore in posizione centro-avanzata, subito dietro l’assale anteriore, e il cambio a cavallo dell’assale poateriore così da realizzare una distribuzione dei pesi ottimale, 49:51, ai fini della dinamica di guida.

“V12” aspirato da 725 cavalli

Un’esigenza peraltro indotta anche dalle prestazioni in gioco, indotte da un motore “V12” da sei litri e mezzo di cubatura con bancate inclinate di 65 gradi alimentato per via diretta ad alta pressione. Ad aspirazione naturale, eroga una potenza massima di 725 cavalli a un regime di sette mila 750 giri al minuto associata a un’erogazione di coppia progressiva che, mettendone a disposizione l’80 per cento già a due mila 100 giri, sale fino a un massimo di 716 newtonmetro sviluppati a sei mila 250 giri al minuto. I 111 cavalli/litro di potenza specifica sono stati raggiunti grazie alla riprogettazione di molti componenti chiave che hanno permesso anche di migliorarne l’efficienza di funzionamento.

Mantenuta la cubatura unitaria da 541 centimetri cubi con canne cilindri da 94 millimetri di alesaggio per 78 millimetri di corsa, l’unità è stata completamente rivista nel blocco motore in termini di canali di lubrificazione al fine di garantire un migliore afflusso d’olio ai cuscinetti di banco. Questi supportano un nuovo albero motore di acciaio nitrurato che si collega a pistoni sviluppati ad hoc per “Purosangue” in quanto caratterizzati da una geometria del cielo che assicura un rapporto di compressione di 13 punti e 6 a uno e una migliore dinamica di combustione. Modificata anche la geometria dei collettori e dei polmoni di aspirazione, così come i profili degli alberi a camme.

Ferrari “Purosangue”, iniezione diretta a 350 bar

Il sistema di iniezione diretta è asservito da due pompe ad alta pressione operanti a 350 bar, mentre il sistema di accensione che comanda le dodici bobine e le altrettante candele è gestito da centralina di controllo a correnti ionizzanti che permette di pilotare la scintilla sia in modalità singola sia in modalità multispak assecondando il funzionamento dell’unità. Da sottolineare che la centralina elettronica di controllo dell’accensione oltre ad adattare le detonazioni in funzione delle condizioni di guida e ambientali prende in considerazione le informazioni del sistema di riconoscimento della qualità della benzina nel serbatoio adattando a essa l’anticipo. Una riduzione significativa degli attriti è stata invece raggiunta sia attraverso una riduzione dei giochi negli accoppiamenti, sia grazie a una riprogettazione delle pompe dell’acqua e dell’olio.

Tali componenti sono stati anche oggetto di ridimensionamenti in un’ottica di riduzione delle masse in movimento permettendo così di limitare le inerzie a favore di minori assorbimenti. Obiettivo perseguito anche tramite l’ottimizzazione delle luci di aspirazione e mandata. Tra le funzioni di controllo del motore da segnalare anche il sistema di calibrazione che integra una soluzione derivata dalla Formula 1 per l’ottimizzazione dell’erogazione di coppia nei transitori di accelerazione tra bassi e medi regimi e una citazione merita anche il sistema di scarico sviluppando in maniera da ridurre le contropressioni e favorire il sound tipico delle vetture di Maranello. Nuovo anche il cambio, a doppia frizione, otto rapporti e a carter secco per compattarne le dimensioni e permetterne un’installazione ribassata che giocasse a favore di un analogo posizionamento del baricentro.

La frizione avanza inoltre prestazioni superiori in termini di capacità di trasmissione della coppia, fino a mille 200 newtonemtro, e concorre a dar luogo a tempi di cambiata ridotti rispetto al cambio dct a sette rapporti utilizzato sugli ultimi modelli Ferrari. Esclusiva poi la scelta dei rapporti. Per privilegiare la fluidità e la dinamica di guida sono tutti corti a eccezione dell’ottava marcia, lunga per favorire l’efficienza di marcia in autostrada. Ripreso invece dal modello “Gtc4 Lusso” il sistema di trazione integrale “4Rm-S evo”, dove “4Rm-s” sta per “4 ruote motrici sterzanti“. Si tratta della più recente evoluzione di una tecnologia sviluppata in Ferrari che permette di realizzare la trazione sull’assale anteriore “on demand” solo quando le condizioni di guida o del fondo stradale lo rendono necessario.



Il controllo del sistema è affidato a una sofistica centraline elettronica che trasferisce all’anteriore fino a un massimo del 20 per cento della coppia quando richiesto migliorando stabilità e aderenza. Tale risultato è ottenuto agendo su un unico differenziale posteriore, “E-Diff”, integrato nel cambio e su un sistema di trasmissione anteriore collegato direttamente all’albero motore tramite un ingranaggio conico e denominato “Ptu”, “power transfer unit”.

Di fatto un cambio automatico secondario interfacciato tramite una trasmissione aggiuntiva che permette di modulare la trasmissione di trazione sull’anteriore in continuo e in armonia con l’operatività del cambio posteriore. Oltre a permettere una migliore distribuzione delle masse, il sistema “4Rm-S evo” di Ferrari presenta diversi vantaggi rispetto ad altre soluzioni di trasmissione integrale, in primis quella costituita da una migliore risposta dinamica rispetto a un sistema di ripartizione meccanica, con transitori più veloci fino al 30 per cento.

Da fermo a 100 all’ora in tre secondi

A seguire una riduzione dei pesi dei componenti che collaborano a mantenere la massa totale a secco della vettura relativamente bassa, sui due mila chili. In tale ottica il rapporto peso/potenza finale è di due chili 800 grammi/cavallo, parametro che permette alla vettura accelerazioni da fermo a 100 chilometri ora in tre secondi e tre decimi e di toccare i 200 chilometri/ora in poco più di 10 secondi e mezzo a fronte di una velocità massima superiore ai 310 chilometri/ora.

Soluzioni tecniche esclusive

Le sospensioni di “Purosangue” sono attive ed inedite nello schema in quanto basate sulla tecnologia “Tasv “True Active Spool Valve”. Si tratta di un sistema che associa un motore elettrico brushless trifase a 48 volt e un ammortizzatore idraulico ad alta precisione per gestire la dinamica dei gruppi in modo più preciso e veloce rispetto ai sistemi adattivi o semi-attivi.

Derivato invece dal modello “296Gtb” il sistema di stima del grip, esteso nella funzionalità a fondi innevati e a bassissima aderenza. Analizza i parametri di guida e di assetto permettendo a una centralina elettronica dedicata di adattare la risposta del veicolo in termini di coppia erogata in funzione del grip. Il sistema di sterzo a quattro ruote indipendenti “4ws” si rifà poi al modello “812 Competizione” e si affianca al sistema di controllo dell’erogazione di coppia vettoriale all’anteriore e al ripartitore di coppia “E-Diff” per assicurare le massime performance dinamiche durante i cambi di direzione su qualsiasi terreno interfacciandosi con il sistema di “Side Slip Control” che agisce su sterzo, coppia traente e controllo verticale attivo. Il sistema frenante infine è asservito da freni carboceramici con dischi da 398 millimetri all’anteriore e 380 millimetri al posteriore che permettono di fermare la vettura in poco più di 30 metri da 100 chilometri all’ora e in 129 metri da 200 chilometri all’ora.

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Titolo: “Purosangue”, una Ferrari a quattro porte

Autore: Redazione

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